Santarcangelo è molto vicina e ben collegata a Rimini. È una delle cittadine più belle e caratteristiche della Romagna, nella quale si respira un’aria di incontrastata e nobile genuinità. Il simbolo più celebre di Sant’Arcangelo è il Campanone: una torre campanaria eretta nel XIX in stile neogotico. Lo si vede anche da lontano, svettare sopra le case con la sua sagoma, proprio in cima al Colle di Giove: dolce rilievo sul quale sorge la città. A Santarcangelo si trovano inoltre un’antica rocca, fatta erigere nel medioevo dai Malatesta, il celebre arco settecentesco di Clemente XIV e una serie di grotte visitabili, scavate addirittura in epoca precristiana. La caratteristica più attraente di Santarcangelo è comunque quella di essere la terra degli artisti della Romagna: tra i nati a Sant’Arcangelo si ricordano infatti lo sceneggiatore e poeta Tonino Guerra, il grande poeta Raffaello Baldini, il celebre comico Fabio De Luigi.
Una porta sul passato, un paese un pò speciale, una perla nella Valmarecchia “dei poeti”: questa è Santarcangelo ed è qui che i poeti del “Circal de giudeizi” si ritrovano. Tappe d’obbligo la Rocca Malatestiana, il Convento dei Cappuccini, la Pescheria ottocentesca, l’Arco e la Piazza dedicata a Papa Ganganelli, le “misteriose” grotte tufacee e i negozi d’artigianato del ferro battuto e della stampa a ruggine delle tele.
Verucchio era un tempo la più forte delle città fortificate dei Malatesta: la sua rocca in posizione strategica con lo splendido panorama della Valmarecchia, ancora oggi mostra i segni di un passato da dominatrice. Il colle sul quale si erge Verucchio si trova all’inizio della Valmarecchia, lungo le strade che portano lontano da Rimini: una terra dunque di confine, che ben veniva presidiata dalle fortificazioni del castello. A Verucchio avvenne, nel Duecento, la tragedia degli amanti Paolo e Francesca, trucidati a sangue freddo dal geloso Gianciotto Malatesta, e resi immortali dalla poesia di Dante Alighieri nella Divina Commedia. Di notevole interesse a Verucchio, oltre alla rocca, sono la Chiesa Collegiata, il Museo archeologico dedicato ad importanti ritrovamenti etruschi e villanoviani, il Convento di San Francesco, che si trova appena fuori dalla città.
Mondaino, mura e porte fortificate, una potente rocca e tutta la struttura del paese ci parlano di questo passato che ogni anno rivive in una delle rievocazioni storiche più curate e coinvolgenti di tutta la Signoria. Mondaino resta uno dei principali paesi della vallata per la sua bella piazza semicircolare ottocentesca, qualche palazzo nobiliare e le sue architetture. Sperimentale con i suoi 2000 esemplari di flora mediterranea.
Il borgo medioevale fa da cornice al Palio del Daino a metà Agosto, Rievocazione storica di raffinato rigore filologico.
Il Palio de lo Daino rappresenta un momento di festa nel quale le contrade di Mondaino – Borgo, Castello, Contado e Montebello – si sfidano nel gioco del palio per aggiudicarsi l’ambito titolo. Vai al sito
San Leo sorge sul più aguzzo dei monti di tutto l’Appennino: il Monte Feliciano, talmente ripido da essere raggiungibile attraverso un’unica strada tagliata nella roccia. Sulla vetta di San Leo si erge la poderosa rocca disegnata da Francesco di Giorgio Martini: uno dei più grandi ingegni, assieme a Leonardo da Vinci, dell’architettura militare del rinascimento fiorentino. In mezzo al paese invece, affacciate su un’incantevole piazzetta, sorgono le due chiese, vero orgoglio di San Leo: l’antichissima Pieve di stile preromanico, risalente addirittura al IX secolo; e il Duomo, di stile romanico lombardo, risalente al XII secolo. San Leo nel medioevo era una delle città più importanti d’Italia: la forza delle sue fortificazioni gli permise addirittura, nel periodo Ottoniano, di venire scelta da Berengario II come capitale del suo Regno d’Italia.
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Rimini, situata nel baricentro dell’ Italia e ben collegata alle principali città europee, Rimini è l’emblema e il luogo ideale del turismo diversificato. Rimini, antica e moderna, popolare e di cultura, spettacolare e artigianale è stata cantata e immortalata da quel gran Maestro del cinema italiano che è stato Federico Fellini, il quale con la sua arte ne ha esportato il mito in tutto il mondo.
A Rimini nel 1843 che venne inaugurato il primo stabilimento balneare in Italia sulla spiaggia di Rimini.
Da allora, attraverso gli anni, questa vocazione dell'ospitalità si diffuse da Rimini lungo tutta la costa, da Riccione a Cattolica, da Bellaria a Misano.
Rimini ha registrato anche una progressiva valorizzazione turistica del proprio entroterra che per le sue bellezze naturali, le attrattive storiche e le tradizioni artigianali e gastronomiche offre una valida integrazione della vacanza balneare.
Questa terra, infatti, è ricca di reliquie del passato, memoria di una storia antica che risale all'antica Roma. Città etrusca e celta, colonia di diritto latino dell'anno 268 a.C., municipio imperiale all'epoca di Augusto, Rimini fu dotata di splendidi monumenti. Più tardi, durante il Rinascimento, fu capitale della Signoria dei Malatesta e conobbe gli splendori di una corte magnifica e la presenza di architetti, pittori e scultori fra i più famosi d'Italia.
L'Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio, il Tempio Malatestiano e la Rocca di Sigismondo a Rimini, e i numerosi castelli e le antiche chiese sorti sulle colline dell'entroterra, rappresentano un patriminio artistico e culturale che vale la pena conoscere.
Da non perdere è una visita al Museo della città che custodisce il passato di Rimini e del suo territorio, dalla formazione geologica ai nostri giorni, attraverso millecinquecento opere. A due passi dal Museo, è stata recentemente portata alla luce un’abitazione dall’età romana denominata Domus del chirurgo, una piccola Pompei con i suoi splendidi mosaici ed un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, considerato il più ricco al mondo giunto dall'antichità.
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